Ricevo e con profondo orgoglio pubblico una recensione che in modo riduttivo definisco particolare:
“Per chi ama l’Egitto e i suoi arcani misteri troverà in questo romanzo tutti gli ingredienti per viaggiare nel tempo, dai giorni recenti a migliaia di anni fa. Il giovane Marco Zanellato, promessa dell’archeologia, scopre tra tante difficoltà un segreto che molti colleghi tentano di carpirgli. L’entusiasmo con cui lo studioso percorre luoghi storici, dall’Egitto al Medio Oriente, darà i suoi frutti ma, a causa di invidie e gelosie, gli costerà la vita. L’acribia con cui lo scrittore descrive luoghi e avvenimenti, antichi e moderni, dimostra la sua duttilità nel farci passare dalla finzione alla realtà. E se le antiche formule magiche avessero un riscontro nella realtà? Al lettore di scoprire, attraverso le righe di un racconto avvincente e brillante dalla prima all’ultima pagina, il significato di una vita oltre la morte.”
Dicevo con orgoglio perché il commento a “L’ultimo scriba” arriva da uno dei massimi esperti e conoscitori del tema, il Dott. Angelo SESANA.
Laureato in lettere classiche indirizzo archeologico, diplomato in arabo all’Università di Tunisi e direttore della missione archeologica italiana sul Tempio di Amenhotep II a Tebe (Luxor, Egitto), il dott. Sesana ha ricevuto il Premio Abbondino d’oro di Como nel 2020 per aver dedicato quarant’anni non solo all’insegnamento di generazioni di studenti ma anche per la ricerca, lo studio e la divulgazione del patrimonio culturale dell’Antico Egitto, con passione non comune e profondissima conoscenza. Per aver diretto per oltre vent’anni una campagna di scavi a Luxor e fondato a Como il Centro di Egittologia “Francesco Ballerini”.
Dal 1997 il Centro di Egittologia “Francesco Ballerini” di Como, diretto da Angelo Sesana, è impegnato nel progetto di indagine archeologica e restauro dell’area occupata dal Tempio di Milioni d’Anni di Amenhotep II (XVIII Dinastia), a Tebe Ovest – Luxor, in collaborazione con il Ministero del Turismo e delle Antichità Egiziane. Durante le 23 campagne di scavo (1997-2019), accanto al team di lavoro italiano composto da archeologi, egittologi ed esperti di diverse discipline, hanno lavorato sul campo operai specializzati egiziani, tirocinanti nello studio dei materiali ed egittologi egiziani. Nel mese di ottobre 2019, nell’ambito delle Giornate Italiane organizzate a Luxor dall’Ambasciata Italiana, il CEFB ha avuto modo di contribuire alla formazione di giovani archeologi egiziani nel corso di un seminario svoltosi all’Università di Luxor.